In quanti modi si può raccontare l’accoglienza? Si può scegliere di fare leva su un sentimento pietistico evidenziando i traumi e le sciagure dei richiedenti asilo e quindi fare di loro vittime esemplari delle ingiustizie del mondo. Si può suscitare l’irritazione di chi considera l’accoglienza uno spreco di energie e di denaro sottolineando la portata dell’intervento assistenziale a favore dei richiedenti asilo. Oppure si può ritrarre la loro quotidianità, ciò che fanno giorno per giorno, dialogare con loro, ascoltare le loro storie e le loro aspettative. Questo è quello che ha scelto di fare Lai-momo, la società cooperativa che, in convenzione con la Prefettura di Bologna nell’ambito dell’Emergenza Sbarchi 2014-2015, gestisce vari centri di accoglienza sparsi sul territorio bolognese. Continua a leggere
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