Techfugees è una conferenza e hackathon che si è appena svolta a Londra e ha riunito programmatori, ricercatori e imprenditori dell’information technology i quali si sono mobilitati per ideare nuovi strumenti digitali al servizio dei richiedenti asilo. Tra gli obiettivi c’è quello di sganciare i richiedenti asilo dal giogo dei trafficanti permettendo loro di muoversi in autonomia attraverso tools come Refugee Maps, una mappa interattiva già online, aggiornabile dagli utenti, in cui registrare tutte le iniziative di solidarietà e aiuto ai migranti a livello europeo; Refugee Aid App, un’applicazione multilingue per Android con mappe, opportunità di ospitalità a basso prezzo e informazioni su cure sanitarie e accesso al lavoro e Refugeewiki un sito open source per la condivisione di contatti e informazioni.
I servizi online già a disposizione sono tanti e comprendono più aree di intervento. Per quanto riguarda l’offerta di ospitalità Refugees Welcome è un airbnb tedesco per fare incontrare offerta e domanda di alloggio, analogo l’olandese RefugeeHero. E poi c’è l’offerta formativa: Funzi è una piattaforma che offre corsi per favorire l’inserimento sociale dei richiedenti asilo in Finlandia, RefugeesonRails è un’associazione tedesca che offre formazione a rifugiati per farli diventare programmatori informatici, Kiron University è una università online gratuita per rifugiati nata a Berlino, la quale non chiede documenti autenticati degli studi precedenti, spesso tanto difficili da reperire. Altro progetto tedesco è Welcome to Europe, un sito che offre informazioni sulle procedure d’asilo e sull’accoglienza in tutta Europa. Infine RefUnite è un sito e una app per favorire l’incontro di familiari e amici divisi durante il viaggio.
Tanti i servizi già in essere e tante nuove idee da realizzare, la comunità 2.0 fa la sua parte.