Trovare un impiego è oggi una sfida non facile, per tanti giovani e non solo. Uno degli aspetti chiave per un inserimento positivo nel mercato del lavoro è la valorizzazione delle competenze e conoscenze già acquisite. Questo può risultare più problematico se si è stranieri, in un Paese che si conosce da poco e che non ha le stesse regole di quello da quale si proviene: a fare la differenza, spesso, sono l’impegno e la determinazione personale.
Così è stato nel caso di Alì Kone, un richiedente asilo ospitato a Castel di Casio (Bo), in un centro di accoglienza straordinaria gestito dalla cooperativa Lai-momo. Il giovane venticinquenne, originario di Sikasso, città del Mali, si è dato subito da fare, attivandosi autonomamente per ricercare un’occupazione in un settore in cui aveva già avuto esperienza. Infatti, Alì aveva lavorato come saldatore a Bamako e successivamente in Libia, a Tripoli, per un anno e dieci mesi. Ed è su questa competenza molto concreta che Alì ha puntato arrivando, a settembre 2017, a iniziare un tirocinio presso un’azienda locale, Expert Ferro, che ha sede a Porretta Terme.
Ma in che modo è riuscito a inserirsi? Alì, che cercava direttamente sul territorio possibilità di inserimento lavorativo, un giorno ha notato l’insegna dell’impresa e ha chiesto informazioni, proponendosi come saldatore e fabbro. Decisiva è stata l’idea di mostrare le foto, salvate sul suo telefono cellulare, in cui lo si vedeva all’opera con i ferri del mestiere. Una testimonianza chiara e significativa dell’esperienza pregressa, che ha convinto i responsabili della Expert Ferro: pochi giorni dopo Alì è stato richiamato e ha iniziato il suo percorso di tirocinio, che perdura tutt’ora. La sua attività si svolge in parte in sede, in parte presso privati e aziende del territorio. Un lavoro che lo gratifica, gli dà la possibilità di imparare e sviluppare le sue competenze, e di lavorare fianco a fianco con colleghi italiani. La soddisfazione è reciproca: secondo il titolare dell’azienda, Francesco Arceri, Alì è un giovane molto attivo, puntuale e dedito al lavoro. “A volte devo essere io a spingerlo a fare pausa o andare a casa quando ha finito”, racconta.
A supportare migranti e rifugiati nella ricerca di lavoro oggi c’è uno strumento in più, realizzato dalla cooperativa Abantu in collaborazione con Lai-momo: il video multilingue Orienta, guida pratica per richiedenti asilo. Uno strumento pensato principalmente come supporto durante i colloqui informativi e orientativi svolti dagli operatori del settore, nato dalla consapevolezza che l’integrazione nel territorio di accoglienza passa anche e soprattutto per il lavoro.