Archivio dell'autore: givemeshelter_admin

21
maggio


Il 31 maggio 2009 Mohamed Ba, griot, attore e mediatore culturale senegalese, viene accoltellato da uno sconosciuto nel centro di Milano. Da questo episodio prende le mosse “Va’ Pensiero, storie ambulanti”, il racconto incrociato di due aggressioni razziste: quella ai danni di Mohamed Ba a Milano e quella subita a Firenze da Mor Sougou e Cheik Mbenga, immigrati anche loro dal Senegal e colpiti il 13 dicembre 2011 mentre erano al lavoro al mercato di San Lorenzo. Continua a leggere

16
maggio
Foto di IFRC, International Federation of Red Cross and Red Crescent Societies

Foto di IFRC, International Federation of Red Cross and Red Crescent Societies

La mia vita è stata sempre segnata dal fatto di essere un “gombele”, ovvero un albino. In Mali sulle persone come me si lanciano maledizioni e si fanno tanti tipi di magie. Una su tutte è quella effettuata dalle persone ricche e potenti, o che vogliono diventare ricche e potenti, prendendo parti del corpo dei gombele per utilizzarli in riti che possono propiziare la riuscita nella vita e il successo. Il rischio di essere rapito o ucciso per le persone come me è sempre presente e fortissimo.  Continua a leggere

16
maggio

Programma_PA2014-1Associazione Naufragi organizza il Festival Porte Aperte, il festival delle strutture di accoglienza di Bologna che mira a coinvolgere gli ospiti delle strutture, gli operatori e la cittadinanza.  Per poco più di una settimana, le realtà che animano i luoghi dell’inclusione si rendono visibili organizzando eventi, spettacoli e occasioni di approfondimento culturale per tutta la cittadinanza. Continua a leggere

16
maggio
foto di Africa e Mediterraneo

Foto di Africa e Mediterraneo

Oggi c’è stato il primo incontro del Laboratorio di scrittura dedicato sia ai richiedenti asilo ospiti a Bologna sia ai cittadini bolognesi. Alcuni ragazzi africani si sono trovati con altre partecipanti italiane e con le volontarie AVoC Maria Luisa ed Elisabetta in una luminosa e tranquilla sala studio della Biblioteca Salaborsa di Piazza Maggiore. Dopo una prima presentazione reciproca e la spiegazione degli obiettivi e dello spirito del laboratorio, si è cominciato.

Scrivere sulla propria vita, hanno spiegato le conduttrici, serve a guardare razionalmente il proprio passato, anche se a volte è doloroso, a creare una distanza critica e a “mettere ordine”, attraverso la stesura delle parole sulla pagina. Usare il linguaggio ci costringe a elaborare, e questo ci aiuta e diventare più consapevoli di quello che siamo, quindi ad affrontare il futuro con più forza. Continua a leggere

16
maggio
Foto di Africa e Mediterraneo

Foto di Africa e Mediterraneo

Mahamadou, Kebba, Ousman… : sento parlare di voi la prima volta come dei “cinquanta profughi arrivati a Villa Angeli”. Percepisco l’aria di emergenza, il rimboccarsi le maniche, lavorare nel week end e nelle feste. Penso (o non penso?) che non so bene cosa si faccia in questi casi… ma di certo c’è molto da fare. No, non rifletto molto. “Si annoiano un sacco”, mi dicono. “Se servono volontari…”, scrivo.

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