Polenta con ragù o stracchino. E un bicchiere di vino, per stare insieme. A Lama di Reno, frazione di Marzabotto, come in tanti altri comuni d’Italia, il volontariato si è mobilitato per le vittime del terremoto e l’organizzazione di una polentata è stato il modo più naturale. Anche i richiedenti asilo ospitati nel Centro di Accoglienza gestito da coop. Lai-momo hanno partecipato, con un contributo della cooperativa per le polente, ma anche con una piccola somma offerta personalmente da loro. “E’ poco, lo sappiamo, in confronto alla tragedia che ha colpito tanti cittadini italiani”, hanno detto, quasi scusandosi, nel consegnarla all’assessora ai Servizi Sociali del Comune.
Invece questo gesto è stato importante, così come questo incontro. Per gli organizzatori del centro sportivo, che sono andati al tavolo per informarli che il centro è aperto e illuminato tutte le sere fino a fine settembre, e invitandoli ad andare a giocare nei campetti di basket e pallavolo. Per i cittadini, che, passando, hanno scambiato con loro qualche parola, un saluto, in tutta naturalezza. Per i richiedenti asilo, che erano particolarmente contenti e coinvolti dallo spirito della serata, complice una polenta davvero buona.
“Siamo contenti perché, da quando siamo a Lama, è la prima volta che partecipiamo a una festa del paese”, ha commentato uno di loro in un discreto italiano, nonostante sia in Italia da soli 5 mesi. Un passo in più verso la conoscenza reciproca.