Martina Manara, una giovane ricercatrice parmigiana della London School of Economics, ha condotto una ricerca presso i centri di accoglienza per richiedenti asilo e rifugiati del sud Italia durante l’estate del 2015. Ad affiancarla nel lavoro sul campo Caterina Pardò, architetto di Trento. Dall’analisi degli aspetti critici dell’accoglienza riscontrati dalle studiose è nata l’idea di realizzare Hi Here, una App che faciliti il processo di inclusione sociale dei migranti.
Come? Permettendo loro di ricostruire legami sociali interrotti, informandoli riguardo alla legislazione e alla burocrazia in materia di asilo, mettendoli in diretto contatto con le ONG che si trovano nelle vicinanze, ma soprattutto dando loro l’opportunità di fare sentire la propria voce. I richiedenti asilo possono infatti dare un voto, scrivere commenti e postare foto dei centri di accoglienza nei quali sono ospitati fornendo così un monitoraggio dal basso.
Il team di Hi Here avrà un accesso sicuro e controllato a questi dati e produrrà report scritti misurando la soddisfazione dei richiedenti asilo riguardo al Sistema Nazionale di Protezione. I report saranno messi a disposizione di tutte le organizzazioni interessate a monitorare e migliorare il sistema di accoglienza. Inoltre tutta la popolazione (non soltanto i richiedenti asilo e i rifugiati) potrà scaricare Hi Here e avere accesso ad alcune sezioni della App, come la bacheca delle ONG e la sezione informativa, per raccogliere personalmente informazioni sul funzionamento dell’accoglienza.
E’ possibile sostenere la campagna di raccolta fondi per la realizzazione di Hi Here su Indiegogo.