Domenica 27 Settembre. Ore 9.00. Lago di Suviana. Il cielo è nuvoloso e la responsabile di Legambiente distribuisce cappellini gialli con la scritta “Legambiente” e guanti a tutti i partecipanti. Impartisce le indicazioni: “Raccogliete tutto, mi raccomando plastica, vetro, lattine e mettete tutto in questi sacchi. I bianchi sono uguali ai neri”, precisa, riferendosi ai sacchi della spazzatura. Qualcuno di noi sorride, lei non ha ancora inteso la battuta involontaria che ha fatto. “Certo, i bianchi sono uguali ai neri, ha detto una grande verità!” interviene qualcuno. Allora ridiamo tutti perché fra di noi ci sono otto partecipanti dal colore della pelle più scuro del nostro. Sono otto africani richiedenti asilo ospitati a Vergato (provenienti dal Mali, Senegal, Benin e Costa d’Avorio), che si sono resi disponibili – coordinati dal Gruppo GEV (Guardie Ecologiche Volontarie) – a partecipare all’iniziativa nazionale “Puliamo il mondo” indetta dalle maggiori associazioni ambientali, che si svolge da circa 25 anni a fine settembre in tutta Italia. Per loro è una giornata diversa, con la possibilità di vedere un posto nuovo e scambiare qualche parola in italiano.
Gli otto ragazzi vivono in un appartamento a Vergato, dove sono stati mandati dalla Prefettura di Bologna circa quattro mesi fa, sono seguiti da coop. Lai-momo e sono in attesa che la Commissione di Bologna decida, in base alla loro storia personale, se avranno diritto o meno all’asilo politico o alla protezione umanitaria o sussidiaria.
Ci dividiamo in gruppi: chi pulisce una sponda, chi l’altra del lago, e poi ci si ritrova al punto di partenza, indicando cosa abbiamo trovato. In poco più di due ore raccogliamo 13 sacchi di spazzatura. I ragazzi lavorano soddisfatti, oggi è un giorno in cui l’azione lascia lontani i pensieri e le preoccupazioni.
Tullia Benati