In occasione di quella che dovrebbe diventare la giornata della Memoria e dell’Accoglienza, ci siamo chiesti come ricordare le 368 vittime della strage avvenuta a Lampedusa il 3 ottobre 2013 e tutte le persone annegate in questi anni nel tentativo di raggiungere le coste dell’Europa. Abbiamo pensato che questo brano di Oceano Mare di Alessandro Baricco dica nel modo più semplice, vero e doloroso i momenti terribili vissuti da queste persone e dai loro compagni che si sono salvati.
“Questo mi ha insegnato il ventre del mare. Che chi ha visto la verità rimarrà per sempre inconsolabile. E davvero salvato è solo colui che non è mai stato in pericolo. Potrebbe anche arrivare una nave, adesso, all’orizzonte, e correre fin qui sulle onde, e arrivare un istante prima della morte e portarci via, e farci tornare, vivi, vivi: ma non sarebbe questo che, davvero, ci potrebbe salvare. Anche se ritrovassimo mai una qualche terra, noi non saremo mai più salvi. E quel che abbiamo visto rimarrà nei nostri occhi, quel che abbiamo fatto rimarrà nelle nostre mani, quel che abbiamo sentito rimarrà nella nostra anima”.
Ci uniamo al cordoglio dei superstiti e dei familiari delle vittime che oggi torneranno sull’isola per commemorare i loro cari.